http://bradipodiario.blog.tiscali.it Mon, 23 Apr 2018 05:05:56 +0000 en hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.2.1 # piccole storie quotidiane http://bradipodiario.blog.tiscali.it/2018/04/23/piccole-storie-quotidiane-102/ http://bradipodiario.blog.tiscali.it/2018/04/23/piccole-storie-quotidiane-102/#comments Mon, 23 Apr 2018 05:05:56 +0000 Redazione http://bradipodiario.blog.tiscali.it/?p=19741 Era l’8 novembre del 2008 quando nel mondo del web si affacciò questo blog, come forse ben sapete tutto nasce per due motivi: da una discussione sul svolgere le attività quotidiane in fretta oppure con calma e il mio attaccamento al nome “bradipo” per una mia precedente esperienza lavorativa di carattere sociale. Ecco le prime righe scritte – con tanto di foto… – quasi dieci anni fa…

Eccone un altro, un altro blogger si affaccia sulla scena del web, per raccontare che cosa? Lo scoprirete nei prossimi giorni, quando ne avrò voglia, perché il mio motto è vivere mille giorni da Bradipo che uno da Leone! Già il Bradipo che cos’è? Leggetelo qui nella colonna a sinistra… ho già scritto molto e sono stanco, alla prossima volta.

Ero cosciente che tutto poteva finire lì, non avevo un progetto ben definito, l’obiettivo era sfogare un po’ di rabbia e nulla più, passano circa due mesi, e finalmente arrivano i primi commenti… nel frattempo avevo pubblicato altri articoli, che se volete potete andarveli a rileggere qui eccoli i commenti…

Sei proprio bravo, non ti conoscevo come fotografo, in un ognuno di noi c’è un lato artistico, peccato che non sempre riusciamo a svilupparlo… In realtà siamo tutti artisti, ma non ci permettiamo di esserlo… per fare entrare in noi la luce dell’artista ci vuole tempo… stare soli a pensare, giocare con i pensieri e aspettare che venga l’ispirazione… pochi se lo possono permettere… li chiamano fannulloni o perdi tempo, invece dovrebbe essere la nostra principale attività, far nulla per essere dei veri creativi… da una tartaruga che si prende il tempo di far finta di far nulla… (tartaruga)

Aspirante bradipo, sogno giornate calme lunghe e più lente da vivere. Datemi il segreto! (Myriam)

Carissima Miriam,
non credo che esista un segreto per vivere da “bradipi”, bisogna avere la capacità di riprendersi la vita da uomini e non da robot! (Sergio)

Chissà se chi ha scritto questi commenti legge ancora questo blog? Torniamo ai commenti di cui sopra, sono stati l’inizio, poi nel cammino di questo blog ci sono stati diversi incontri che hanno permesso di far crescere un’idea iniziale nemmeno a me molto chiara, e credo sia doveroso da parte mia ricordare – in ordine alfabetico – chi ha voluto condividere un tratto di strada: Alberto, Cinzia, Enea, Giampiero, Gianfranco, Gregorio, Guido, Laura, Massimiliano, Loretta, Rinaldo, Silvia, Tonino, Umberto, spero di non aver dimenticato nessuno/a… Tutto questo terminerà tra una settimana, per scelta di Tiscali di chiudere il servizio blog gratuito, una scelta che non abbiamo compreso, che non ha lasciato spazio ad altre soluzioni – servizio a pagamento o con pubblicità – peccato, da quello che ho letto, molti si stanno trasferendo su altre piattaforme, per continuare il loro cammino.

In verità, ma non ditelo a quelli di Tiscali, anche noi siamo in procinto – esattamente dal 5 novembre – di traslocare qui nel frattempo stiamo studiando una soluzione tampone per coprire questi sei mesi che ci separano da novembre, per tenervi in contatto con noi avete due modi iscrivervi alla nostra newsletter inviando un’email a bradipodiario@tiscali.it oppure seguendo la nostra pagina Facebook 

Come chiudere questi dieci anni di piccole storie quotidiane, ho preferito non pensarci troppo, e di lasciarvi con l’impegno che questo cammino intrapreso non s’interromperà oggi, perché i bradipi sono sì lenti ma certi del loro stile di vita a cui non rinuncerebbero mai… con qualche umida emozione vi abbraccio e vi dico… a rileggerci!

Foto di Giuseppe Rissone

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# libere frequenze http://bradipodiario.blog.tiscali.it/2018/04/23/libere-frequenze-28/ http://bradipodiario.blog.tiscali.it/2018/04/23/libere-frequenze-28/#comments Mon, 23 Apr 2018 05:00:40 +0000 Redazione http://bradipodiario.blog.tiscali.it/?p=19745 Ero pronto con gli ultimi articoli che vi avrebbero accompagnato fino all’estate quando mi è giunta la notizia che per motivi non dipendenti dalla nostra volontà questo mese sarebbe stato l’ultimo con Tiscali e di conseguenza ho cercato di mettere insieme i tre articoli,  con la speranza di esserci riuscito!

Vi anticipai a marzo che l’argomento di aprile sarebbe stato quello dei cantautori e di come le prime tv, ma soprattutto le radio, li avevano resi celebri ai giovani degli anni 70.

Ecco allora un giovane Vasco Rossi che assieme ai suoi amici, tra i quali il tredicenne Massimo Riva, fondarono nel settembre 1975 l’ormai famosa Punto Radio Zocca. Furono ispirati dall’amico Marco Gherardi, che mentre era militare a Milano ebbe modo di ascoltare la mitica Radio Milano International. L’idea era di far nascere una radio nell’Appennino tosco-emiliano, si procurarono quindi i dischi, cuffie, registratori, giradischi, e costruirono una rudimentale antenna…. anche se il  primo nucleo di Punto Radio cominciò a trasmettere non proprio da Zocca, ma da un paesino vicino, Montombraro, che aveva una posizione ottimale per coprire una vastissima zona dell’Emilia.

Già l’ Emilia… la Modena di Guccini, la Bologna di Dalla e di Claudio Lolli.

Chi di voi sa che Finardi scrisse  la canzone La Radio, un vero inno delle radio libere, perché era uno speaker di una radio milanese? È nata infatti andando a preparare la trasmissione che teneva tutte le notti a Radio Milano Centrale, Finardi è tornato a trasmettere in radio dallo scorso 7 ottobre sul circuito In Blu, da non perdere!

E poi dai locali Milanesi come il Derby o il Lanternin oppure  Nebbia Club e Club 64 partirono verso l’etere il Teatrocanzone di Gaber, la graffiante musica di Jannacci e le canzoni di Cochi e Renato.

Alberto Fortis dedicò a Milano un vero inno d’amore col brano, anch’esso molto passato nelle radio, “Milano e Vincenzo”. E il professor Vecchioni dove lo mettiamo?

Bruno Lauzi, giocando  ”in trasferta” fu invece uno degli ospiti più importanti delle prime trasmissioni di TeleBiella (vedi foto) in versione via cavo. E proprio nella Genova di Lauzi le prime radio passavano i brani dei “loro” cantautori come Bindi, Tenco, Paoli, le canzoni proibite di De Andrè e Jeshael successo Sanremese di Ivano Fossati con i Delirium.

Nella mia Chiavari  Radio Stereo Expert 96 organizzò nel 78 il concerto di Antonello Venditti che presentava l’album “ Sotto il segno dei pesci” appena uscito.

Nella Capitale oltre a Venditti spopolavano sull’etere De Gregori e Rino Gaetano ma anche Stefano Rosso e Paolo Pietrangeli che diventò poi regista del Costanzo Show!

Pino Daniele, che negli anni 70 si affacciava nel mondo della musica, era un gradito ospite di Radio Napoli City sui 101 Mhz emittente della sinistra che chiuse i battenti a metà del 1978. I Bennato, Edoardo ed Eugenio con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, erano altrettanto “suonati” nelle altre radio Napoletane.

In Sicilia la musica sperimentale, come gli album “ Fetus “ e “Pollution “, di Franco Battiato trovava spazio in programmi acculturati e più tardi con “L’ era del cinghiale bianco” diverrà invece ascoltato da una platea più ampia. Il consiglio musicale è solo uno ed è una canzone poco conosciuta di Edoardo Bennato… per vedere/ascoltare il brano cliccate sulla foto e come sempre buon ascolto.

Eccoci alla fine dell’articolo, come avrete letto è stata solo una rapida carrellata di nomi ma se vorrete alla ripresa del Bradipodiario continueremo il discorso.

Cosa dirvi se non arrivederci su queste frequenze…

Foto e Immagini di Tonino Di Bella e Giuseppe Rissone

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